
Didattica d'eccellenza, il commento di Simone Gritti
Tornano a crescere le polizze vita
a cura di Simone Gritti
L’84% degli Italiani mette da parte una percentuale del proprio stipendio ogni mese, a fronte di una media europea del 75% (Fonte: European Payment Consumer Report - ECPR). È ormai risaputo che gli abitanti “del bel paese” sono ottimi risparmiatori. Non c’è, quindi, da meravigliarsi se le polizze vita tradizionali e le polizze unit e index linked si confermano le più diffuse in Italia. Esse, infatti, rappresentano le migliori risposte assicurative alle esigenze di risparmio e investimento degli Italiani. Ciò che più rileva, a parere di chi scrive, è riuscire a individuare le cause che hanno portato le Polizze di Ramo I e III a subire una flessione complessiva del 31,6% nel periodo 2014-2017 per poi tornare a crescere.È importante evidenziare come:
- Le gestioni separate, a cui sono collegate le polizze di Ramo I, hanno un portafogliod’investimento basato in maggioranza su obbligazioni e titoli di stato;
- Le compagnie, con tali strumenti assicurativi, garantiscono contrattualmente agliassicurati rendimenti minimi garantiti e la restituzione del capitale;
Da un’analisi dei mercati finanziari emerge che, nell’arco temporale in questione, obbligazioni e titoli di Stato presentavano tassi bassissimi.
Per i punti evidenziati sopra le polizze di Ramo I iniziavano a pesare nei conti economici delle Compagnie e in risposta a questo problema le Imprese di Assicurazione avevano iniziato a proporre nuove soluzioni di tipo Unit-Index Linked che avevano il “pregio” di non offrire garanzie, il rischio d’investimento ricadeva sui sottoscrittori, assorbivano meno capitale e, quindi, impattavano relativamente poco i loro Bilanci.
Il Ramo III aveva conosciuto un boom iniziale nella raccolta di + 42% nel 2014 e + 46% nel 2015, grazie agli ottimi rendimenti dei fondi (che investivano per lo più nei BRICS paesi emergenti come: Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), per poi subire una pesante flessione quando i rendimenti erano diventati negativi.
Gli italiani, tradizionalmente avversi al rischio, erano tornati a preferire investimenti in attività reali. L’industria assicurativa, però, aveva compreso che l’ago della bilancia si era spostato a suo sfavore anche a causa della rigidità dei propri prodotti, perciò aveva cercato di donargli più flessibilità introducendo un nuovo strumento: la polizza multi-ramo, con cui i sottoscrittori potevano coniugare le proprie esigenze di protezione, risparmio e ricerca del maggior rendimento.
Tale novità, infatti, permetteva di ripartire il premio versato tra una gestione separata e uno o più fondi d’investimento di tipo unit-linked. Non da ultimo, è da rilevare come la favorevole normativa fiscale degli ultimi anni abbia contribuito alla ripresa della raccolta premi garantendo una serie di vantaggi a chi sottoscrivepiani pensionistici individuali (PIP) e fondi pensione. Per queste ragioni la raccolta premi del Ramo Vita è tornata a crescere nonostante abbia avuto un periodo non del tutto roseo.
Riassumendo, le cause che hanno portato ad una flessione della raccolta premi tra il 2014-2017 sono:
- Tassi Bassissimi per obbligazioni e titoli di stato;
- La Gestione separata iniziava a pesare sui conti delle compagnie di assicurazione;
- I rendimenti minimi garantiti contrattualmente sono passati allo 0% influendo sulle decisionid’ investimento dei sottoscrittori;
- gli Itali, per tradizione avversi al rischio, abbandonano l’idea di investire in polizze di Ramo IIInon appena quest’ultime iniziarono a presentare rendimenti negativi.
Le ragioni che hanno contribuito alla ripresa della raccolta premi delle polizze vita:
- Strumenti assicurativi più flessibili come la polizza multi-ramo;
- Normativa Fiscale degli ultimi anni favorevole per i sottoscrittori;
- La volatilità dei mercati finanziari ha spinto gli Italiani a preferire strumenti più sicuri che offrissero la garanzia di restituzione del capitale.