
Gli ultimi degli ultimi e le periferie degradate: quando miseria e illegalità sono la regola

Una storia triste che deve farci riflettere sul nostro individualismo ed egoismo

Le nostre carceri sono lo specchio del degrado più totale della società. Dovrebbero recuperare i detenuti, ma alla fine ne annullano ogni volontà e speranza. Sono decine le vittime ogni anno che muoiono in questo modo, nel silenzio più totale. Questa testata ha avuto il coraggio di dedicare un po' di spazio a queste vicende

È proprio vero, quando anche gli affetti si schierano contro la volontà di rifarsi una vita, nonostante un passato di violenza e illegalità, a nulla vale la speranza di ricominciare da zero. Se proprio la famiglia ti nega la possibilità di un reintegro sociale allora non ci si sente più umani e l'angoscia, la paura e l'impotenza prendono il sopravvento. E fai la fine di Giovanni, vittima di se stesso e di una realtà fatta di illegalità e delinquenza, dove non sei tu a scegliere ma è lei che sceglie te. Colpa dello Stato? Chi sa?! Sta di fatto che la scelta degli arresti domiciliari appare più una soluzione economica che terapeutica. Quanto costa un detenuto allo Stato? Forse troppo, ecco perché è meglio rispedirlo a casa, abbandonandolo nella stessa condizione in cui era stato pescato, se non peggiore quando nemmeno i suoi cari vogliono più riprenderselo.

Egr Diret Generale Vedo quanto lei sia sostenitore verso i meno "Fortunati"Mi complimento e condivido la sua sensibilità. Sono tanti gli episodi tristi che accadono, mi piacerebbe che più che raccontare attivarsi verso una prevenzione con supporti di figure esperte e competenti nel dare supporto educativo pedagogico nelle scuole(quelle di frontiera)E allora si che si parlerà di aiuto sociale e morale.La ringrazio dell'attenzione prestata ai problemi che ci affliggono ogni giorno. Le invio cordiali saluti Rachele Troiso

caro Direttore, troppe volte le periferie delle nostre grandi città, questa volta senza latitudini particolari, sono teatro di miseria e degrado non solo materiali, ma in particolare di sentimenti e umanità. Una società, con la s minuscola, che non riesce a garantire ai suoi componenti luoghi civili e dignitosi dove svolgere la propria esistenza è una società che ha rinnegato il suo ruolo essenziale. Dal tutto derivano inevitabili metastasi che riguardano i servizi essenziali.: i trasporti, la scuola, la sanità; tutto questo peggiora le già difficili relazioni tra le persone, includendo i nuclei familiari che perdono coscienza e senso di solidarietà anche tra gli stessi componenti. Abbiamo l'obbligo di ripartire da zero, dobbiamo ridare dignità e civiltà, ricordandoci chi siamo e da dove veniamo, ai nostri grandi centri urbani in modo che episodi come quello da te commentato siano eccezioni e non come oggi inevitabili corollari di un modo di vivere angosciante e deteriore.