
Venerdì 20 Feb, 2015
L'editoriale del direttore Elio Pariota: Assalti alla Capitale
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L’Isis avanza e minaccia di prendere Roma. Arriva tardi. Prima ci hanno pensato orde di barbari olandesi travestiti da tifosi a mettere a ferro e a fuoco la nostra bella Capitale.
Devastazioni di ogni ordine e grado nei luoghi ad alto interesse turistico (Piazza di Spagna, Campo de’ fiori, eccetera) hanno creato panico, scompiglio e incredulità nell’opinione pubblica.
La quale, ammettiamolo, comincia a ragionare più o meno così: se non siamo capaci di fermare un manipolo di delinquenti ubriachi in occasione di una partita di calcio, quale deterrenza possiamo mettere in campo nei confronti dei ben più agguerriti nemici che si accompagnano alle bandiere nere?
Domanda scomoda che esige una rapida e persuasiva risposta. L’Italia si farà innanzi tutto promotrice di un’iniziativa politico/diplomatica nell’area mediterranea sotto l’ombrello dell’ONU. Basterà? Non credo.
Così come non basteranno una manciata di milioni di euro stanziati dall’Europa all’Italia per permetterle di fronteggiare l’incubo immigrazione.
Serviranno, invece, ben altri quattrini oltre a una grande e coordinata azione di intelligence. E servirà armarsi di molta, ma molta pazienza.