
Venerdì 12 Feb, 2016
Calcio, il nuovo business dagli occhi a mandorla
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Sono piombati anche qui, nel dorato mondo del pallone. 260 milioni di euro già spesi nell’ancora aperta finestra del mercato di febbraio per portare a casa – nel segno del Dragone - gente come Lavezzi, Jackson Martinez, Texeira e così via. In precedenza erano già approdati allenatori del calibro di Marcello Lippi e Felipe Scolari. Insomma, il calcio Made in China ha deciso di fare il salto di qualità, tant’è che la federazione calcistica asiatica rappresenta oggi la seconda forza dopo l’UEFA in termini di investimenti relativi ad acquisto di calciatori. Ovvio che dietro questo grande interesse ci sia la strategia del governo di Pechino (sembra che il presidente cinese Xi Jinping abbia un’autentica passione per il calcio) nel dirottare capitali statali nelle società di calcio idonei a sviluppare questo sport. C’è da scommettere che le tante stelle del firmamento pallonaro mondiale non resisteranno a lungo alle lusinghe milionarie del Paese dagli occhi a mandorla. Si vocifera addirittura di Ibrahimovic, Messi e Cristiano Ronaldo quali futuri obiettivi di mercato da finanziare con vagonate di yuan. Se così dovesse essere prepariamoci a metterci comodi in poltrona e a gustarci la Chinese Super League.