
Venerdì 25 Sett, 2015
L'editoriale del direttore Elio Pariota: Cattivi maestri
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Per la Grande Fustigatrice – la Germania di stampo merkelliano che da anni ruba il sonno ai Paesi dai conti in disordine e dalle finanze allegre – adda passà a nuttata. Sennonché la notte rischia di essere più lunga e complicata del previsto. Il danno d’immagine provocato dallo scandalo dei diesel inquinanti prodotti dalla Volkswagen – azienda peraltro a partecipazione pubblica - sta letteralmente sgretolando la credibilità di un Paese che ha fatto dell’ efficienza, del rigore e dell’intransigenza le sue parole chiave. Quelle stesse parole che – per un curioso e perfido contrappasso – cominciano a suonare come sinonimi di scaltrezza e di bugia. Qualche malpensante ci ha visto lo zampino degli Usa nel rovinare la festa ai teutonici; troppi interessi diffusi e presenze indesiderate in alcune parti del mondo considerate made in Usa… Illazioni, chiacchiere da bar? Non sappiamo. Quel che è certo è che 18 miliardi di euro di probabile multa - oltre all’ingente gruzzolo da tener pronto in caso di sconfitta giudiziaria contro clienti di mezzo mondo uniti in varie class action – sono un’inezia a fronte dell’evidente figuraccia internazionale. I deboli d’Europa stanno già assaporando il piacere ineffabile della rivincita: quella di vedere il cattivo e severo maestro dietro la lavagna.