
Difendiamo Schengen

Vede, Direttore, all'epoca di vent'anni fa come dice Lei, ci siamo rimasti tutti. Al di là dei buoni propositi e dell'abolizione dei controlli sistematici alle frontiere interne, agli accordi di Schengen è mancata, e manca tutt'ora, una politica europea comune degli stati membri. L'UE, così come è strutturata non ha una identità geopolitica, se confrontata con le altre potenze mondiali; non è stata in grado di fronteggiare le passate crisi economiche con le ristrutturazioni dei debiti, con misure di sostegno economico, così come non trova soluzione condivisa per il problema dell'immigrazione. E' ancora vincolata da vecchi trattati, i quali a loro volta imbrigliano i governi degli stati membri. In questo contesto, i nazionalismi hanno gioco facile nel promuovere la protezione dei propri confini, territori ed interessi. E a questo punto, se non condivisibili, sono però più che comprensibili. Pensi poi al terrorismo, alla disoccupazione. Situazione molto difficile che l'Unione Europea non può affrontare senza una politica interna, coesa e decisa, pena l'adozione autonoma di misure straordinarie da parte dei singoli stati. E poi, suvvia, se viaggio, non credo che il poliziotto austriaco al valico del brennero, che mi chiede la carta d'identità, leda un valore da custodire o sgretoli un caposaldo della costituzione europea. Cordialmente.

Questo è solol'inizio piu avanti si bloccherà la circolazione dei capitali e poi verranno requisite le ricchezze personali con la scusa di pagare il debito pubblico . Chiaramente non verranno requisiti i soldi dei politici unici responsabili del debito. E il tutto verra fatto in modo che non ci sia neanche una rivoluzione ma sarà accettato per il bene comune.

Salve, ho trascorso 40 anni della mia vita lavorando e combattendo contro terrorismo e tentativi di sovvertire la democrazia nel mondo. Non posso sopportare l'idea di vedere distruggere ciò che con tanta fatica è stato costruito. Concordo in pieno con il Suo pensiero. Giovanni Travaglini

Ovvietà. I sostenitori dell abolizione dell' area Schengen per il mero motivo di limitare la perpetrazione dei reati la devono finire. Finiamola, tutti, di nasconderci dietro a questo mito, che lo " straniero" è criminale. Ormai è ampiamente superato il pensiero popolare che solo lo " straniero" commette reati. Viva la libera circolazione delle persone, del commercio, delle idee e dell'innovazione. E se proprio dovessimo cambiare qualcosa, invece di tornare 20 anni indietro, perché non facciamo che l' autorità anticorruzione diventi il funzionante e funzionale strumento di controllo di laicità dei traffici?