
L'Editoriale del Direttore Elio Pariota: Divorzio, al bando il tenore di vita

I studiosi della Suprema Corte di Cassazione hanno studiato con noi ricercatori nei convegni e quello che hannno sentenziato sono lunghi studi di valutazione presentati da noi ricercatori in tanti anni, i quali hanno mostrato i veri fatti di tutti i giorni con le loro problematiche inerenti al divorzio, e posso dire che i Giudici sono stati molto coscenziosi nel capire che una dignita di vita di una persona bisogna valutarla con la bilancia nei vari casi, devo dare un plauso ai studiosi Giudici della Cassazione che hanno avuto il coraggio di dire basta a tanta ipocrisia cretasi nelle aule dei divorzi.

Da donna, ho fatto questa scelta nel 1982. In fondo io lavoravo e non avevamo figli. Per cui, siccome la mia autosufficienza e la mia indipendenza per me sono molto importanti, ho scelto di non chiedere gli alimenti. Non me ne sono mai pentita.

Il problema principale è per chi ha figli, in questo momento una persona che guadagna 2000€ al mese deve versare circa 350€ a figlio, escluse spese mediche e scuola/asilo, la casa va in uso alla madre ma lui deve continuare a pagare la sua parte di mutuo e deve trovarsi una casa.. come fa a vivere?

Era ora! Finalmente non sarà più possibile circuire un uomo facoltoso e poi spennarlo a vita con la scusa del mantenimento dello stato patrimoniale in uso durante il matrimonio. Le donne hanno combattuto giustamente per la parità e quindi è giusto, che in nome di questo principio, si rimbocchino le maniche come tutti e si procurino i mezzi di sostentamento. Ho visto uomini sul lastrico per pagare alimenti a donne che potevano lavorare, ma lo facevano in nero per non perdere l'assegno e si accoppiavano con altri senza però legalizzare l'unione per non perdere i soldi degli alimenti.

Per un certo periodo ho collaborato con una struttura della Caritas a Roma che si occupava delle così dette "mense dei poveri". Ogni giorno vedevo seduti ai tavoli signori in giacca e cravatta che mai mi sarei aspettato di vedere in quel contesto e che invece, costretti dalla vita, con grandissima dignità condividevano il pane con l'umanità più varia. Due chiacchiere con loro e sentivi sempre le stesse storie. Un divorzio, una ex moglie che vive in casa, i figli (ma quelli sono sacri) un mutuo da pagare comunque e un assegno di mantenimento fuori da ogni logica per una donna autosufficiente e con un proprio lavoro. I più fortunati avevano un tetto a casa degli anziani genitori, tutti, si chiedevano come fosse stato possibile per loro ridursi così, qualcuno, sperava ancora di potersi svegliare da un incubo.