Generazione Z, così fragile e impaurita

Una società che si nutre di ansia e paura. Non solo tra igiovani.

Chi non conosce l'università telematica non sa che con questo mezzo scientifico si ha la possibilità di avere un rapporto diretto o meglio, un supporto diretto e costante con il docente. Quindi per la generazione così definita "Z", certamente, con il mezzo telematico, sarà stimolata ad esprimere al meglio la capacità intellettiva, offuscata dalle problematiche evidenziate in questo articolo. Le mie brevi considerazioni scaturiscono dall'esperienza vissuta in questi ultimi anni, rivestendo il ruolo di coordinatore scientifico del master di posturologia. Sono anche considerazioni che gli stessi studenti, già inseriti nel mondo del lavoro, hanno espresso liberamente senza condizionamento alcuno.

Trovo allucinante il dato che è emerso circa l'assunzione di ansiolitici da parte di ragazzi così giovani in Italia, e non penso che abbia a che fare con i troppi 'sì' e pochi 'no' detti dei genitori. Quello riguarda l'educazione. Penso invece che l'ansia sia un qualcosa trasmesso consciamente o inconsciamente dai genitori, attraverso le paure e le difficoltà che vivono tutti i giorni e le mille incertezze per un futuro verso il quale ormai non si riesce più a guardare con fiducia. Uno scenario insomma ben differente rispetto a quello che ho vissuto io, ormai quarantenne, quando ero bambino. Soluzioni? Solo il dialogo, penso, ma bisogna essere genitori molto bravi, e non è da tutti.