
L'EDITORIALE DEL DIRETTORE ELIO PARIOTA: IL PAESE DI BENGODI

Per forza, più si va al nord e più si trova civiltà e senso dello stato! C'è anche da dire però che i danesi guadagnano il triplo degli italiani e beni e servizi costano solo un po' di piu'. Sicuramente in Danimarca hanno uno Stato funzionante. E' solo una coincidenza che i danesi non abbiano l'euro? Io non credo....

Sono stato per la prima volta in Danimarca nel 1984, mi sono sposato lì, ci ho vissuto per un periodo, parlo e leggo piuttosto bene la lingua. Il che credo mi dia titolo per potere affermare che queste statistiche sono assolutamente ridicole. In Danimarca quindi ci sono stato e ho visto una natura assolutamente meravigliosa e delle persone che definire tetre, non tristi, è riduttivo. Altro che felicità. La Danimarcarappresenta anche famiglie distrutte, alcolismo, sistema sanitario peggiore del nostro, controllo totale dello stato sull'individuo, asservimento totale dell'individuo al politically correct più spinto e ad ogni provvedimento adotti la piccola elite che domina il paese. Gli altri, pecore asservite a queste elite, credono di vivere nel migliore dei mondi possibili attendendo il weekend per ubriacarsi a morte.

Credo in un progetto dell'Europa della finanza. Un'Europa con un popolo europeo sempre più povero, un'Europa retta dalle oligarchie. Non credo in questa Europa. Credo che un governo debba arricchire il popolo o comunque permettergli di stare con la schiena dritta e la ricetta è solo quella del lavoro per tutti.

Basterebbe che tutti perdessero l vizio di rubare che ci connota con la più sfacciata fantasia: dai furbetti ai corrotti a chi copia le tesi ecc..

Respingere risolutamente i flussi migratori però equivale a lavarsene le mani, in un momento storico assai difficile cui in tanti stanno cercando di dare un contributo anche minimo. Se c'è ricchezza potrebbe esserci piuttosto un aiuto maggiore.

Ho letto con piacere il commento di Massimo. Penso che bisogna credergli sulla parola visto che lì ci ha vissuto. Credo anche che il Paradiso non esista e, se in Italia limitassimo (debellare non lo credo possibile) ruberie e corruzione, avremmo un'ottima qualità di vita.

Sono nato a Genova nel 1958. Sono sempre stato un europeista convinto, e credo che l'Europa, una volta aboliti i confini, sarà una bellissima realtà cosmopolita, dove cinesi, africani,asiatici, cristiani copti, ortodossi, cattolici, ebrei e mussulmani saranno orgogliosi di essere europei, perchè noi saremo i loro bisnonni, un po come adesso noi concepiamo gli antichi romani: VIVA L'EUROPA, perdio, CREDETECI (l'unica cosa che se non si farà mai è un'unica nazionale di calcio, ma questo è l'unico nostro limite) - FORZA DORIAAAAAAA!!!!!!!