
Sabato 21 Nov, 2015
Il prezzo della sicurezza
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Sette giorni sono passati dai tragici fatti di Parigi. Sette giorni di smarrimento, di rabbia, di paura. Il sondaggio condotto da Demos per il quotidiano “la Repubblica” lascia al riguardo pochi dubbi sul realismo degli italiani: 8 su 10 sono convinti che questi attacchi non riguardino solo i francesi; 9 su 10 vorrebbero aumentare l’utilizzo di telecamere nelle strade e nei luoghi pubblici. E poi la disponibilità ad uno stile di vita più prudente: il 38% del campione rinuncerebbe a prendere l’aereo, il 43% ad effettuare viaggi all’estero, il 46% a partecipare a manifestazioni pubbliche. Stanchi di ragionare dei massimi sistemi, oppure filosofeggiare sulle cause e sulle responsabilità di chi ha consentito al nuovo mostro di seminare il terrore, gli italiani (e non solo) chiedono più protezione. Qualcosa si è mosso: Schengen è sospeso anche per i cittadini comunitari, mentre l’ONU ha votato all’unanimità una risoluzione che autorizza "qualsiasi misura contro l'Is". Inizia una lunga e inedita guerra contro un nemico che è già dentro le mura di casa. Dovremo abituarci a progressivi giri di vite sulle nostre libertà personali. E’ il prezzo della sicurezza. Vedremo se e quanto saremo disposti a pagarlo per intero.