
L'editoriale del direttore Elio Pariota: “Incubo turco per lo Zio Sam“

La debolezza USA affonda un piede in un Europa inconsistente. Primai guidava il mondo con a forza dell''eccellenza, con la fabbrica dei sogni di Hollywood si esportavano modelli positivi, con la silicon valley si esaltava il modello economico di mercato. Gli sconfitti Russia e Cina hanno mantenuto il potere militare e la seconda ha interpretato l'economia globale con spietato opportunismo facendo vacillare il predominio a stelle e strisce. Africa, Arabia ed il subcontinente indiano non hanno avuto mai molto grande rilievo geopolitico ma ovviamente reclamano la propria parte. Il sud america, il loro giardino di casa è sempre debole e contraddittorio. Un mondo con troppe tensioni, un modello economico che mostra tutte le sue contraddizioni ed una leadership che dopo 30 anni non ha più frecce al suo arco. Lo scacchiere è complicato, ma come è logico quanto più aumenta la tensione tanto più gli effetti sono manifesti. Flussi migratori, tensione fra gli stati, tensione tra i popoli, odio, intolleranza e violenza. Uno scenario inedito ed imprevedibile, anche se come sempre all'aumentare della tensione quelle a riaprirsi sono le vecchie ferite... Meglio pregare contro tutto questo odio!

incubo o non incubo per gli USA, io vedo in queste strategie internazionali solo un grande business sulle spalle della povera gente. Siamo pedine manovrate, non importa da chi, restiamo solo pedine...

Situazione paradossale. E' un'emergenza europea e mondiale della totale assenza della democrazia e dei diritti dell'uomo. Terrorismo, colpi di stato e povertà. E' l'uomo ormai in crisi.