La Corte Suprema di Zuckerberg
20 esperti internazionali provenienti dal mondo della politica, del diritto, dell’informazione , della tutela dei diritti umani e così via. Ne saranno 40 a regime e parleranno complessivamente 29 lingue.E’ il Comitato di controllo voluto da Facebook, al quale gli oltre 2 miliardi di utenti del social network potranno appellarsi in merito a cancellazioni di contenuti e profili, nonché alla rimozione di fake news e post incitanti all’odio. Le decisioni di questa sorta di “Corte Suprema dei contenuti” saranno definitive e vincolanti.Il colosso di Mark Zuckerberg è lanciato sulla strada di una autoregolamentazione all’insegna della trasparenza e – soprattutto - dell’indipendenza.Resta da comprendere la portata reale di tale iniziativa.
Quale sarà il confine tra libertà di parola e censura?E’ credibile la creazione di uno standard planetario al quale tutti gli individui dovranno uniformarsi pur avendo storia, usi, culture e sensibilità diverse?Non sappiamo.Quando si ha che fare con la libertà di espressione – declinata in tutte le sue forme – la cautela diventa un obbligo.