
Sabato 30 Gen, 2016
La grande bellezza che non basta più
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Per il sesto anno consecutivo la città-Stato di Hong Kong si conferma essere la più gettonata a livello mondiale. 27 milioni e 700 mila presenze nel 2014 – anno di rilevazione dei dati Euromonitor International – non sono mica bruscolini. Certo, occorre considerare che molti turisti “mordi e fuggi” provengono dalle vicine (si fa per dire) Shanghai, Pechino, Singapore e Bangkok; senza contare che indiani e cinesi insieme coprono circa la metà della popolazione planetaria. In ogni caso il dato sancisce inequivocabilmente il maggiore appeal dell’Asia rispetto agli altri Continenti. Stride il fatto che, nella classifica annuale delle prime 100 città più visitate del mondo, Roma sia solo quattordicesima dietro Londra saldamente seconda e Parigi quinta. Non solo. Nessuna delle nostre splendide città d’arte figura tra le prime 10, nonostante un significativo incremento del flusso turistico italiano nell’arco dei 12 mesi e una buona prospettiva di crescita. C’è poco da stare allegri. L’oggettiva e grande bellezza delle nostre città d’arte – e non solo di quelle – non dovrebbe lasciar scampo a nessuna rivale. Invece non è così. E’ difficile rassegnarsi al fatto che tra Londra e Roma vi siano 12 posizioni di differenza (9 con Parigi), o che Napoli non faccia neppure capolino tra le big. Dov’è finito il Belpaese? Dove è finito lo stile italiano fatto di arte, cultura, cucina, moda e shopping? Non so voi, ma io credo sinceramente che l’Italia abbia bellezze incomparabili associate a servizi inadeguati e costosi. Con l’aggravante, ahimè, di comunicare poco e male il suo straordinario brand.