
L'Editoriale del Direttore Elio Pariota: L’atollo della plastica

Caro Direttore, purtroppo c'è molto di più e di peggio della Henderson Island. Sempre nel Pacifico, tra la California e le Hawaii, nel 1997 è stata localizzata un'isola di spazzatura - la "Great Pacific Garbage Patch"- composta da 100 milioni di tonnellate di detriti di materie plastiche, che si estende per una superficie stimata in 4-5 milioni di Kmq. E' una delle tante mostruosità prodotte dalla società industriale e dei consumi, che sarà possibile sanare solo dando vita ad una nuova etica nel rapporto tra uomo e ambiente. Ne parlerò il prossimo 26 maggio a Crotone presentando la nostra Scuola di Rigenerazione Urbana e Ambientale.

Non conoscevo la storia di quest'isola sfortunata che si trova evidentemente sulla rotta di una corrente oceanica che le porta questi bei regali... Bene, rifiuti di 24 Paesi abbiamo detto? Ok, il prof. Bianchi vede la soluzione nello sviluppo di una nuova etica nel rapporto tra uomo e ambiente ma, dico... 24 Paesi??? Quante generazioni ci vorranno? Certo da un punto bisogna sempre iniziare, speriamo solo di non finire sepolti prima. Intanto, mi impegno con la mia differenziata.

Salve a tutti, Con la massima trasparenza dichiaro subito che sono di parte in quanto rappresento un azienda di converter su materiale plastici. La triste realtà descritta dal direttore o da Alessandro Bianchi trova fondamenti e responsabilità credo orami da anni, infatti da molti anni si aprono dibattiti, manifestazioni, denunce ma mai soluzioni o cambiamenti. L'alternativa all'inquinamento plastico dovuto non alla plastica in se ma alla non cultura dell'utilizzo della plastica, trova alternativa in bio plastiche compostabili. Bisognerebbe innanzitutto distinguere biodegradabile da compostabile e incentivare i grandi produttori di plastica a comprendere che il costo ancora elevato di prodotti compostabili è un valore aggiunto del Brund del consumatore e per il nostro mondo.

Ci dovremmo vergognare a vita per quanto siamo indecenti verso la natura, per fortuna l'essere umano è destinato all'estinzione, da quel giorno la terra starà meglio.

Andate a vedervi l'isola dei rifiuti alle Maldive; tutto il materiale prodotto dagli spendidi resort e dalle barche da crociera, se va bene viene bruciato su quell'isola oppure finisce direttamente in mare...

È già tardi. Continuando a dire "prima che sarà troppo tardi", proseguiremo a non dar peso al problema. I pesci, oggi, già ingeriscono migliaia di microbi pezzi di plastica che poi, ovviamente, finiranno sulle nostre tavole.

Non è l'unico posto ad avere questo problema. Non a caso la mia tesi ha trattato proprio questo argomento. Vi assicuro,ho scoperto davvero tante cose che non conoscevo.saluti!