Venerdì 05 Dic, 2014
L'editoriale del direttore Elio Pariota: Le paure globali degli europei
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Un milione di firme per dire no al Ttip, acronimo di Transatlantic Trade and Investment Partnership, il Trattato che mira a far diventare Europa, Canada e Stati Uniti un gigantesco mercato da oltre un milione di consumatori.
Di cosa hanno paura i firmatari del documento?
Con questo accordo - tuonano - vanno a farsi benedire le specificità delle produzioni locali. Per fare un esempio, in ambito agroalimentare sulle nostre tavole finirebbero prodotti geneticamente modificati, imbottiti di ormoni o di chissà cos’altro. Giusta o sbagliata che sia la protesta va avanti e le autorità di Bruxelles alla lunga non potranno non tenerne conto.
Perché se a queste paure si sovrappongono quelle legate agli effetti di una interminabile crisi economica, all’incubo occupazionale, alla fobia verso gli immigrati, la miscela diventa esplosiva. E a nulla vale far notare che per l’Europa il Ttip significa benefici pari a 120 miliardi di euro all’anno. La paura è più forte. Già, la paura….
Come ricorda una celebre frase di Nelson Mandela “E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più”.