Venerdì 28 Nov, 2014
L'editoriale del direttore Elio Pariota: Quel sacramento di troppo
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Nel Duomo di Palermo sono custodite le spoglie di Don Puglisi, ora beato, ucciso da un capomafia.
Qui l’arcivescovo del capoluogo siciliano, cardinale Paolo Romeo, qualche giorno fa ha celebrato le cresime di 49 ragazzi. Tutti, tranne uno; perché figlio del boss.
A questo ragazzo è stato negato il sacramento in quel luogo, concedendoglielo – invece - in forma privata, lontano dai clamori mediatici. Una trovata alquanto bizzarra, sorretta da argomentazioni che ci convincono poco.
Perché, con tutto il rispetto, è trapelato un senso di malcelata punizione verso un ragazzo sulla cui testa non possono ricadere le colpe del padre; perché un sacramento va dato o meno in base a legittime regole, ma che in alcun modo possono configurare una discriminazione della persona; perché ci chiediamo cosa ne sia di una Chiesa aperta a tutti di cui Papa Francesco ha statura e titolo per esserne l’alfiere.
Condanna ai mafiosi va bene, ma i loro figli che c’entrano?