
Sabato 18 Lug, 2015
Sorvegliati digitali
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La verità: chi non ha mai sospettato di aver avuto il proprio cellulare sotto controllo? Pochissime persone, credo. La congerie degli attori che a vario titolo ci negano la libertà di dire e di scrivere ciò che vorremmo, in totale anonimato, cresce a dismisura. Piccoli artigiani informatici, ma anche medie e grandi imprese si spartiscono un mercato planetario da milioni di dollari. Il settore della spy investigation utilizza strumenti sempre più raffinati per sapere tutto di tutti: e dunque catturare, registrare, ascoltare, tracciare, analizzare e decifrare dati in una surreale frenesia che non conosce limiti. Magari il Grande Fratello potrebbe prendere le sembianze del Fisco, del concorrente in affari, della Procura… Allora via con la girandola dei committenti: forze dell’ordine, intelligence militari, governi, aziende, coppie che stanno per scoppiare, e l’elenco potrebbe farsi fittissimo. Il guaio è che non ci sono regole in questo dantesco inferno digitale. Con buona pace dei nostri presunti diritti alla riservatezza.