
Viaggiare, che passione!

Caro Direttore, l'unico santo protettore è il Signore della storia che vigila sulle nostre nefandezze endomondane e guida le sorti di tutti e di ciascuno anche per l'esilarante ed insopprimibile tensione nostra verso il nuovo e l'enesplorato in questo minuscolo granello dell'immenso universo, con la speranza che siano evitati deprecabili"incidenti del futuro"

Eppure la stessa vita è un viaggio pericoloso. Il viaggio è incoscienza! l'incoscienza peró fa sentire vivi. E rinunciare significherebbe comunque un pó morire. Inibirsi per quella giusta dose di razionalità, di logica che ci fa, in maniera analitica, considerare l'esistenza di un gap tra lo scenario socio-economico e politico di questo"mondo" e la tranquillità appagante della sua bellezza storico-territoriale e/o del suo folklore?!! Quindi Direttore porsi un dubbio sul viaggiare è come chiedersi se vivere in bianco e nero o a colori. Condivido a pieno la sua "incoscienza" e credo giusto rischiare girovagando, continuando ad emozionarsi ...forte. È cibo per mente e cuore. Per il Santo Protettore? Beh! È attratto da una vita affascinante. ... e sempre Buon viaggio sia a chi può farlo fisico sia a chi solo virtuale!