Venerdì 07 Nov, 2014
L'editoriale del direttore Elio Pariota: Quel cibo che avanza
3574
2
Siamo sinceri. Quando andiamo via da un ristorante nessuno si sogna di fare ciò che all’estero è normale: chiedere al cameriere di preparare il “pacchetto” degli avanzi.
“Orrore”, abbiamo imparato a ripetere. Dimenticando che questa buona prassi i nostri nonni – vissuti in epoche più complicate della nostra – la mettevano in atto ogni volta che se ne presentava l’occasione.
Ho letto della splendida disinvoltura mostrata dalla cantante Rihanna uscita da un famoso ristorante di Santa Monica con una bottiglia di vino non ancora terminata.
E ho letto pure della richiesta di portar via gli avanzi addirittura dalla first lady Michelle Obama.
Il “doggy bag”, insomma, sembra far arrossire solo noi italiani ancora troppo condizionati da una malcelata e finta opulenza.
Ma da qualche anno il vento è cambiato. La Coldiretti segnala che nel 2013 circa un terzo degli italiani non ha problemi a portar via gli avanzi quando esce da un ristorante.
Potenza della perdurante crisi economica che ha indotto il 73% degli abitanti del Belpaese a tagliare gli sprechi a tavola.
Quando si dice: non tutti i mali vengono per nuocere...