Didattica d'eccellenza, il commento di Cristiano Del Coco
Grandi passi in avanti, ma Npl italiani ancora alti
a cura di Cristiano Del Coco
I Crediti delle banche sia essi Mutui, Prestiti o Finanziamenti, quando la loro riscossione è incerta sono detti Crediti Deteriorati o anche Prestiti Non Performanti e noti con il termine Inglese Non Performing Loans (NPL).Le Banche al fine di liberarsi di questa zavorra degli NPL e per ritornare ad una posizione iniziale di liquidità ricorrono sempre più spesso alla vendita diretta degli Npl agli investitori, oppure alla Securituzation ossia la Cartolarizzazione del Debito.
Con questa tecnica le Banche dette Originator si rivolgono ad alcune società note come SPV (Special Purpose Vehicle) e in un cosiddetto Mercato del Recupero cedono in stock i loro Crediti Inesigibili ad un valore ribassato in cambio di liquidi.In definitiva possiamo affermare che la vendita diretta e Cartolarizzazione del Credito diventano quindi lo strumento con le quali gli Istituti di Credito trasformano il loro credito Illiquido in Liquido immediatamente pronto per essere reimmesso in circolo. In Europa la Bce dal 2018 ha fissato regole specifiche per gli NPL con l'obbiettivo di mantenere la stabilità nella zona Euro e far tornare la banche al loro ruolo di prestare denaro per ridare nuova nuova linfa all'economia facendo ripartire investimenti e consumi per imprese e famiglie.
Già da 2016 il Governo Italiano per fronteggiare il costante aumento degli NPL con conseguenti ricadute sui bilanci delle Banche, ha istituito i cosiddetti GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze) , cioè un fondo di garanzia offerto dallo Stato per tutelare gli Istituti di Credito in caso di insolvenza dei crediti deteriorati che sono stati oggetto di operazioni di cartolarizzazione, incentivando il ricorso alle stesse Cartolarizzazioni dei Crediti e permettendo alle Banche di alleggerire le loro posizioni nei confronti delle sofferenze.
L'impegno del Governo si è tradotto presto per tutto il sistema bancario italiano in una forte riduzione degli NPL che rispetto al totale degli impieghi sono passati dal 17% nel 2015 a circa il 9% nel 2019. Nello stesso anno, Moody's, una delle principali agenzie di rating, ha apprezzato molto il risultato ottenuto dall'Italia, considerandolo un successo se paragonato alla Grecia che nel rapporto sofferenze/impieghi vola oltre il 40%, ma pur sottolineando il largo distacco rispetto alla media europea del 3,2%, si dimostra fiduciosa che l'Italia possa migliorare ulteriormente nei prossimi anni.
Analizzando i dati sofferenze-crediti delle 5 principali banche Italiane(UniCredit, Intesa San Paolo, Banco Bpm, Monte dei Paschi, e Ubi Banca), spicca l'ottimo risultato ottenuto da Unicredit che a ad Aprile 2020 scende all' 1,8%. Ad inizio 2020 lo scoppio della pandemia da Covid-19, un Coronavirus nato in Cina a ma diffusosi rapidamente in tutto il mondo ha costretto i Governi di molti Paesi industrializzati, per oltre due mesi a bloccare quasi del tutto la vita sociale e lavorativa dei propri cittadini, frenando produzione, consumi, esportazioni, importazioni e turismo, insomma una crisi economica dagli effetti simili a quelli post bellici. L'Europa è stata colpita pesantemente, ma ha saputo reagire rapidamente ed in particolar modo l'Italia è stato il Paese-guida che con una serie di DPCM ha interrotto la catena di contagio del virus che ora sembra del tutto sotto controllo ed i contagiati sono poche decine.
Le misure adottate su tutto il Territorio Nazionale per contrastare la diffusione del Covid-19 sono state drastiche ed efficaci, ma hanno inferto un colpo pesantissimo all'Economia, la sospensione di tutte le attività lavorative non essenziali ha mandato in difficoltà famiglie ed imprese con evidenti difficoltà a fronteggiare i pagamenti di mutui, prestiti e finanziamenti, e questo farà salire nuovamente gli NPL.In questi giorni è in via di definizione l'entità e la modalità degli aiuti economici che che l'Europa stanzierà proporzionalmente per i paesi più compiti dalla pandemia, ed i rappresentanti del nostro Governo sono chiamati ad un'azione politico-economica caparbia che a Bruxelles sappia rappresentare il Paese. La rinascita dell'Economia Italiana passa ora da questi aiuti detti Recovery Fund, che dovrannoessere investiti al meglio per rilanciare la produzione.