
La migliore esperienza della mia vita ha un nome: Erasmus
a cura di Matteo Grieco, studente di Giurisprudenza.
Partire per l’Erasmus è stata una delle migliori scelte che io abbia mai preso in tutta la mia vita. Infatti, ho sempre desiderato poter vivere un'esperienza come questa perché mi ha permesso di affrontare qualsiasi tipo di situazione con una mente più aperta e flessibile.
Tutto è cominciato a Novembre 2020, quando finalmente ho trovato il coraggio di presentare la mia candidatura al bando ERASMUS +. Dopo ver sostenuto un colloquio conoscitivo, ho atteso con ansia la graduatoria in cui sono risultato come assegnatario diuna borsa di mobilità. È difficile poter descrivere la mia felicità in quel momento, essendo così emozionato ed incredulo per ciò che mi era appena successo.
Ho scelto come destinazione la Lituania, in particolare Vilnius perché non ho mai avuto prima la possibilità di immergermi in una cultura diversa dalla mia, soprattutto in questa parte di Europa per me inesplorata. Pur essendo consapevole di partire in un periodo molto delicato come quello della pandemia da coronavirus, ho deciso di partire il 1° febbraio 2021, certo di dover osservare le misure anti-Covid come, ad esempio, la quarantena di 10 giorni presso un hotel nelle vicinanze dell’aeroporto di Vilnius. Non è stato semplice rimanere isolato e rinchiuso in una stanza singola ma, in questo caso, pazienza e spirito di adattamento sono stati necessari per poter vivere la mia avventura imminente.
Così, dopo 10 giorni di sopravvivenza, ho raggiunto il dormitorio il cui primo impatto non è stato del tutto sorprendente, dal momento che era tutto molto vuoto, sembrava quasi un ospedale. Per fortuna il mese successivo sono arrivati altri studenti internazionali. Il famoso dormitorio è rinato, diventando una vera e propria casa internazionale, ospitando studenti provenienti dalla Georgia, dalla Slovacchia, dalla Germania, dalla Croazia, dalla Turchia oltre che dall’Italia.
Non c'è niente di più bello di arricchire questa esperienza stabilendo relazioni personali con chi incontriamo nel nostro percorso. Infatti, insieme abbiamo trascorso dei momenti indimenticabili, ognuno di loro ha lasciato dentro di me un piccolo pezzo di cuore.Per quanto riguarda l’Erasmus dal punto di vista accademico e professionale, è stato davvero interessante poter apprendere un metodo di studio completamente diverso dal mio perché mi ha preparato ad affrontare eventuali problemi o situazioni in futuro sul posto di lavoro.
L’Università di Vilnius, una delle più importanti a livello nazionale, si è presentata piuttosto grande, elegante e organizzata. Ammetto che avrei preferito frequentarla in presenza ma nonostante le lezioni fossero online, i professori sono stati molto attenti e disponibili a qualsiasi chiarimento. La città di Vilnius è patrimonio dell'Unesco in quanto centro barocco più antico d'Europa.
È una cittadina piccola, piena di alberi ed emana serenità seppur la pioggia predomini.Riguardo ad uno dei piatti tradizionali più amati in Lituania, ricordo con piacere le “Vedarai” ovvero una salsiccia di patate tritate farcita con intestino di maiale. A seguire, “Cepelinai”, “Kibinai”, “Skilandis” etc. Malgrado il tempo sia passato rapidamente, quest’esperienza mi ha segnato profondamente e non dimenticherò mai la mia bella Lituania, che ha dato inizio a tutto.
Nella fase post Erasmus ci si rende conto che tutto è cambiato, proprio come me stesso, sono diventato più maturo e con un bagaglio più ricco di conoscenze ed esperienze dopo aver conosciuto grandi persone ed esplorato nuove terre.