La legge n.68 del 22 maggio 2015 ha introdotto nel nostro ordinamento nuovi delitti ambientali con pene più severe che possono arrivare fino ad un massimo di 20 anni di reclusione e con un prolungamento dei termini di prescrizione (fino a 50 anni) per scongiurare nuovi casi Eternit. Ma cosa è cambiato in un anno dall’entrata in vigore della legge? Quali sono le maggiori criticità e la concreta efficacia preventiva ? Se ne parlerà giovedì 23 giugno a Roma nel corso di un convegno dal titolo “La prevenzione e repressione dei reati ambientali ad un anno dalla entrata in vigore della legge n.68/2015”, organizzato dall’Università Telematica Pegaso in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.