Università Telematica Pegaso Logo
UniversitàSbocchi lavorativi dopo Ingegneria delle infrastrutture per una mobilità sostenibile
Mercoledì 07 Mag, 2025

Sbocchi lavorativi dopo Ingegneria delle infrastrutture per una mobilità sostenibile

La sostenibilità sociale e ambientale delle attività umane è un aspetto sempre più rilevante, anche quando si parla di trasporti. Gli spostamenti di persone e merci hanno infatti un impatto notevole sull’inquinamento dei terreni, delle acque e dell’aria, causano consumo di suolo e possono avere ricadute negative anche a livello sociale. Per garantire una mobilità sostenibile è essenziale che le reti di trasporto siano progettate con cura e in maniera attenta.A occuparsene sono gli ingegneri dei trasporti e in questo articolo vedremo nello specifico quali sono gli sbocchi professionali di chi sceglie l’indirizzo in ingegneria delle infrastrutture per la mobilità sostenibile.

Il lavoro dell’ingegnere dei trasporti: cosa sapere

L’ingegnere dei trasporti si occupa della progettazione e della realizzazione di sistemi di trasporto per persone e merci. Può trattarsi di sistemi complessi, come reti viarie e ferroviarie, o sistemi più piccoli, come parcheggi o garage.

Agli ingegneri dei trasporti possono essere affidati vari compiti: nelle fasi iniziali del lavoro, questi professionisti eseguono studi di fattibilità e si occupano della pianificazione o della progettazione delle reti. Nella fase operativa seguono la realizzazione delle reti di trasporto, la loro costruzione o la modalità di gestione.

I laureati specializzati in Ingegneria delle infrastrutture per la mobilità sostenibile operano allo scopo di bilanciare l’esigenza di avere reti di trasporto sicure, efficienti e veloci con il bisogno di preservare l’ambiente, di ridurre l’inquinamento e di tutelare i diritti delle future generazioni.

Il corso di laurea di primo livello dell’Università Telematica Mercatorum in Ingegneria delle infrastrutture per una mobilità sostenibile (classe L-7) garantisce una formazione multidisciplinare che spazia tra la matematica, la fisica e la chimica, arrivando a includere insegnamenti mirati per la progettazione di interventi sostenibili.Il profilo di studi Infrastrutture è pensato per fornire una preparazione solida nel campo dei trasporti sostenibili. Il titolo è immediatamente spendibile nel mercato del lavoro, ma si può anche decidere di proseguire il proprio percorso di studi frequentando un corso di laurea magistrale, un master o un corso di specializzazione.Grazie alla modalità telematica di insegnamento, gli iscritti all’università Mercatorum possono seguire le lezioni quando preferiscono, semplicemente accedendo alla propria area riservata all’interno della piattaforma di e-Learning dell’ateneo.

Sbocchi lavorativi di Ingegneria per la mobilità sostenibile

Gli ingegneri delle infrastrutture per una mobilità sostenibile sono sempre più richiesti sia nella pianificazione urbana sia nella gestione della logistica sostenibile, settori oggi in rapida espansione, anche grazie alla crescente attenzione verso l’ambiente e l’innovazione digitale. Con una solida preparazione tecnica e una visione integrata del sistema dei trasporti, l’ingegnere delle infrastrutture può contribuire in modo concreto al miglioramento della qualità della vita nei contesti urbani e territoriali.

Questi professionisti possono lavorare in ambito pubblico e privato, come dipendenti, liberi professionisti o come consulenti esterni. C’è anche la possibilità di lavorare in ambito accademico, come professore universitario oppure come ricercatore.

All’interno delle amministrazioni pubbliche, questi professionisti possono essere coinvolti nella pianificazione di nuove reti, nella progettazione di interventi di ammodernamento o nella supervisione della manutenzione ordinaria e straordinaria.

In ambito privato, gli ingegneri specializzati in infrastrutture per una mobilità sostenibile possono trovare impiego in aziende di costruzione, trasporto o logistica, ad esempio nel settore ferroviario o nella progettazione di infrastrutture viarie. Possono anche lavorare all’interno di studi professionali e, se sono iscritti all’albo, possono operare come liberi professionisti.

Per l’iscrizione all’albo è richiesto il superamento di un esame di Stato e, a seconda del titolo di laurea conseguito, si può ottenere la qualifica di ingegnere junior o senior. Con il titolo di primo livello ci si può iscrivere alla sezione B dell’albo e si possono svolgere solo determinate attività, mentre con il titolo di secondo livello ci si può iscrivere alla sezione A e seguire tutte le attività di competenza degli ingegneri.

Quanto guadagna un ingegnere dei trasporti

I guadagni di un ingegnere dei trasporti possono variare in modo notevole a seconda del settore di impiego, dell’inquadramento professionale e delle specializzazioni possedute.Gli ingegneri dipendenti hanno stipendi medi che oscillano tra i 27.000 e i 42.500 euro all’anno (fonte), ma il range di guadagno è molto variabile.

Nel valutare le prospettive di carriera e di guadagno degli ingegneri dei trasporti specializzati in mobilità sostenibile bisogna anche tener conto della crescente attenzione delle aziende verso soluzioni di mobilità green. Questo interesse aumenta le opportunità di lavoro in nuovi ambiti, come quello della consulenza ambientale, della progettazione di smart city e della gestione integrata dei trasporti.

FAQ

Cosa fa un ingegnere dei trasporti?

Un ingegnere dei trasporti può occuparsi della progettazione, della pianificazione, dello sviluppo o della manutenzione di sistemi di trasporto per persone o merci.

Quale percorso fare per diventare ingegnere per la mobilità sostenibile?

Per diventare ingegnere per la mobilità sostenibile è necessario ottenere un titolo universitario nel campo dell’ingegneria dei trasporti. Dopo la laurea triennale (classe L-7), si può continuare il percorso di studi con una magistrale o un master.

Quali sono le opportunità di carriera per un ingegnere dei trasporti?

Un ingegnere dei trasporti può lavorare nel settore pubblico o privato e trovare impiego in diversi ambiti, da quello delle costruzioni civili a quello dei trasporti ferroviari.